Come la neve nessun rumore di marco Lugli edito indomitus Publishing

TRAMA

In alta quota, dove il freddo uccide, la verità è più tagliente di quello che sembra

Un poliziotto in vacanza, inciampato quasi per caso dalla spiaggia al ghiaccio delle Dolomiti. Un mistero che gela il sangue più del vento di montagna.
Il commissario Luigi Gelsomino, più abituato al sole del Salento che ai picchi innevati, si trova suo malgrado nel bel mezzo di un’indagine ad alta quota. Qui, dove il fascino verticale nasconde insidie mortali, la sorte pare aver ucciso con la precisione di un taglio netto di corda.
Alla goffaggine di Gelsomino, per la prima volta a confronto con un freddo capace di uccidere, starà scoprire se davvero,
stanca di sciatori e souvenir, la montagna abbia compiuto la sua vendetta.

RECENSIONE

Le indagini del Commissario Gelsomino Volume 6

<<Come funzionano le cose in montagna?>>

<<Legarsi in cordata con qualcuno è una cosa seria. Una questione di fiducia. E lì, ogni tipo di legame ha una sua funzione precisa>>.

Per questa nuova indagine del Commissario Gelsomino l’autore ci porta in un luogo completamente diverso dal natìo Salento del Commissario, le Dolomiti. E ci regala bellissime descrizioni di paesaggi meravigliosi e temibili, allo stesso tempo. La decisione di Gelsomino di prendersi le ferie tra Natale e Capodanno e trascorrerle proprio in Val di Fassa era stata una decisione veramente irrazionale e inspiegabile.

<<Talmente impulsiva e immotivata, che nel spiegarla all’assistente Colazzo aveva sostenuto di aver cliccato sull’annuncio per errore a causa di un crampo alla mano. Salvo poi non aver avuto il coraggio di disdire>>.

Sicuramente, la situazione di stallo della sua relazione con Anna Fontana aveva contribuito alla decisione, insieme al desiderio di allontanarsi dalle cose di tutti i giorni.  Gelsomino è completamente inesperto di montagna, ma è abbagliato dalla bellezza e dal fascino dei luoghi e accetta i consigli della proprietaria del bed & breakfast in cui alloggia, di dedicarsi a passeggiate ed escursioni.

<<Lo scopo della giornata, gli aveva spiegato Ivan, non sarebbe stato sfiancarlo – con sadica soddisfazione – come tre giorni prima, ma accompagnarlo alla scoperta di un mondo nuovo, abbacinante e morbido allo stesso tempo, in cui i suoni si smorzavano fino a spegnersi, risucchiati da un’immensa coltre fonoassorbente. Avrebbero ciaspolato giusto un’ora e mezzo fino a raggiungere – questa volta glielo aveva promesso – un rifugio dove si sarebbero rifocillati prima di ridiscendere a valle>>:

Così, incontra Ivan Detomas, un giovane ventenne che in pochi giorni conquista Gelsomino per la sua schiettezza e per la passione viscerale per la montagna. Ivan, infatti, ama quei luoghi e vuole condividerne la bellezza anche con gli altri, preservandoli quanto più possibile dallo sfruttamento dell’uomo. A Campestrin di Fassa incontra anche Cristina Sartori, medico legale in forza alla Procura di Lecce ma originaria del luogo. E suo malgrado, Gelsomino si trova coinvolto in un’indagine dai contorni non ben definiti.

Tra interessi economici legati alla realizzazione di una nuova funivia, rivalità amorose e liti familiari, l’autore tesse una storia verosimile dove la vera protagonista è la montagna, e dove i suoi abitanti sono combattuti tra il volerla preservare dagli sfregi da parte dell’uomo e il doversene servire essi stessi per vivere.

Ma davvero la montagna può essere stata così crudele da causare la morte di un ragazzo che la amava e rispettava?

Oppure è stato la mano umana a provocare la morte di Ivan?

Sicuramente, una corda tranciata di netto ricorda a tutti uno spiacevole incidente di molti anni prima e che aveva distrutto la vita di alcune famiglie del luogo. Ma è davvero troppo poco per provare che non si tratti di un tragico incidente.

Gelsomino, pur essendo in vacanza affianca, insieme a Cristina Sartori, il maresciallo Tommaso Ghetta che è deciso a far luce sulla vicenda. Il nostro Commissario si muove in maniera molto goffa in montagna. ma le intuizioni che lo caratterizzano non lo abbandonano nemmeno nel freddo dell’inverno sulle Dolomiti e, ancora una volta, condurranno il lettore verso un finale inaspettato.

 

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