Mumiyya di Francesca Fabiani, Bertoni Editore

TRAMA


Torino, notte di riapertura del Museo Egizio.

Dopo lunghi lavori di ristrutturazione, la città è in festa.

Ma mentre gli occhi del mondo sono puntati sulle meraviglie dell'antico Egitto, un ritrovamento sconvolge la quiete notturna: una nuova mummia giace misteriosamente tra le teche, affiancata da quattro vasi canopi e una bilancia con un cuore appoggiato sopra.

Il commissario Donati viene chiamato a indagare.

E' un delitto efferato o il segno di qualcosa di più oscuro? Forse un rito?

Nella Torino velata di magia, dove ogni vicolo può celare un enigma, il commissario Donati dovrà addentrarsi tra simboli antichi, inquietanti presenze e verità che sfuggono alla logica.

Un thriller dove l'archeologia si intreccia con il mistero e il confine tra realtà e occulto si fa sempre più sottile.

RECENSIONE

Il Museo Egizio di Torino, dopo lunghi lavori di ristrutturazione, riapre finalmente al pubblico, e viene organizzata una giornata di inaugurazione in pompa magna alla presenza delle autorità locali e nazionali e della cittadinanza. Il Museo Egizio torna, così, a mostrare i tesori custoditi al suo interno e che parlano di un popolo molto avanti per la sua epoca, ancora tutto da scoprire-

Il giorno successivo, però, il sorvegliante nel suo giro mattutino si accorge di una nuova mummia e di alcuni macabri reperti. Spaventato a morte, l’uomo chiama la Polizia.

<<Il commissario Donati ascoltò tutto in maniera impassibile, senza lasciare trapelare nessun tipo di sentimento. I suoi occhi scuri guardavano fisso il custode mentre, ancora tremando e sudando, esponeva il suo terrificante racconto>>.

Il Commissario Donati prende subito in mano la situazione ed evita la fuga di notizie  che, oltre a mettere a rischio l’indagine, potrebbe favorire eventuali emulatori.

Per questo, il ritrovamento di un nuovo cadavere secondo le modalità precedenti, non fa presagire niente di buono, se non che un efferato assassino gira indisturbato per la città.

L’autrice mescola il giallo con l’archeologia approfittando delle indagini per inserire elementi della cultura egizia, soprattutto la loro cultura dei morti, poichè il commissario Donati capisce subito che è su quel filone che deve indagare.

 Non dimentichiamo, però, che la vicenda si svolge a Torino che, come ci insegna il signor Bruno nel suo tour. <<è considerata una città magica fin dalla sua fondazione>>. Torino è centro della magia bianca e centro della magia nera. Quindi, l’idea che i delitti siano stati compiuti da una qualche entità soprannaturale, inizia a serpeggiare tra le pagine e quasi a convincere il razionale Luca Donati.

Ma, purtroppo, è sempre l’uomo a fare del male ai suoi simili per biechi interessi…

Ho molto apprezzato lo stile dell’autrice, curato ma scorrevole e l’analisi psicologica dei personaggi, anche di quelli minori.

Non voglio togliervi il piacere di seguire le indagini del commissario Donati e della sua squadra, oltre che di scoprire interessanti curiosità su Torino e sugli Egizi e vi lascio alla lettura di questo libro dalla trama avvincente e originale.

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