Ostentata bontà di Marzia Santella
Ostentata bontà
di Marzia Santella
Quindici racconti che hanno come titolo il nome, originale e
arcaico, dei protagonisti. Pochissime pagine a disposizione per la narrazione,
trattandosi di racconti brevi. Eppure, usando sapientemente la penna, l’autrice
riesce a tracciare un quadro dettagliato dei personaggi e della loro storia,
tanto che alla fine è come se li avessimo davvero conosciuti.
Quindici delitti “perfetti” che “appagano” una vita di
sopportazione.
Quindici persone normalissime, alle prese con normali
problemi di convivenza con la suocera o con un vicino. O lo studente che si
trova di fronte all’ennesima bocciatura, o l’innamorata che scopre le bugie del
compagno. Persone all’apparenza “buone”
che ad un certo punto, tolgono la maschera di bontà che
ostentavano in società e fanno fuori l’oggetto del loro malessere.
Si tratta, ovviamente, di situazioni surreali: chi mai si sognerebbe di uccidere l’innamorato che ti ha mentito per anni, o il professore che continua a bocciarti all’esame?
L’autrice stessa avvisa il lettore che “queste storie hanno solo valore narrativo. Si raccomanda di non trarne ispirazione poiché potrebbero portare a situazioni di pericolo”.
Ma. chissà… forse hanno anche una funzione liberatoria per noi lettori…
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