L’orizzonte degli eventi di @fabiovalentinotipa 


Un uomo anziano seduto su una sedia a rotelle è la cover di questo romanzo. Il protagonista, infatti, è Karl, un poliziotto in pensione ricoverato in una casa di riposo che è anche il teatro dell’azione.

 L’arrivo di una nuova operatrice, Chiara, con il suo caschetto di capelli biondi, porta una ventata di gentilezza e gioventù in un luogo a cui la morte strizza continuamente l’occhio. A rompere la monotonia di giornate tutte uguali, interviene anche la morte di Margot, un’operatrice della struttura rinvenuta nel cortile proprio da Chiara. Sembra a tutti gli effetti un suicidio, ma ci sono dei particolari che fanno risvegliare l’istinto investigativo di Karl che comincia a sospettare che in realtà si tratti di omicidio.

 Karl, infatti, pur limitato dai problemi legati all’età, è molto vigile e lucido, soprattutto ha una grande autoironia che lo aiuta a sopportare la vita non facile nella casa di riposo. Così, lo troviamo spesso a discutere di questioni filosofiche con il suo compagno di stanza bloccato a letto, lo vediamo respingere le avances di alcune arzille e anziane ospiti e lo seguiamo nella sala lettura quando <<una figura mitologica, metà donna e metà poltrona>> inizierà la lettura di uno dei classici russi che Karl non sopporta.

 Le visite del capitano, suo vecchio amico spingono Karl a iniziare un’indagine parallela e, quando nella struttura si verificheranno altri decessi, comincerà a temere di essere in serio pericolo…

La storia è raccontata in prima persona da Karl e mi ha colpito molto il modo in cui l'autore si è immedesimato in un uomo prossimo alla fine dell’esistenza.  E’ un momento che Karl vive con consapevolezza e autoironia perché mano a mano che gli anni passano, è inevitabile che l’orizzonte ultimo della nostra vita si avvicini. E così, la soluzione di questo giallo diventa anche occasione per riflettere su importanti temi sociali come la solitudine, la malattia e la vecchiaia.

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