Il riflesso del leone di @matteo_tiraoro è il libro con cui l’autore partecipa all’evento #camponogaranelmistero
Il riflesso del leone ci porta in una Venezia notturna e
misteriosa, che con le sue calli e campielli, con i suoi palazzi storici e la
sua laguna, fa da scenario perfetto al mistero che poco a poco si dipana dalle
pagine.
In copertina sono raffigurati due elementi essenziali della
storia: Il leone e una inquietante maschera.
“Fu allora che la
figura misteriosa rivelò di nuovo a Giulio la vernice bianca della maschera. Il
naso fatto a lungo becco gli copriva il volto e luccicò come un piccolo flash
per la poca luce che aveva incrociato girandosi. Il Medico della Peste”
Questa è l’inquietante figura che Giulio si trova davanti
durante una nottata insonne a causa di uno di quegli incubi che da tempo lo
proiettavano in un mondo parallelo di angoscia e terrore. Risvegliatosi
all’improvviso, sente rimbombare uno sparo per le calli e i campielli vicino
alla sua casa, poi dei passi e infine l’inquietante maschera che gli fa cenno
di tacere dalla finestra di casa sua.
L’incubo purtroppo continuerà perché ad essere ucciso è il
padre di Emily, la sua compagna, incinta.
“E se non fosse stato un caso? Se quel leone bronzeo ai
piedi della statua di Daniele Manin, con cui sentiva una crescente simbiosi,
l’avesse svegliato di proposito, come in una specie di terribile sogno
premonitore?”
L’imponente statua del leone attira inspiegabilmente Giulio
verso di sé, i suoi occhi profondi e neri sono due buchi senza riflesso che lo
risucchiano al loro interno e sembrano comunicargli un segreto.
Il commissario Eugenio La Russo segue le indagini e sa che
questa potrebbe essere la svolta della sua carriera. Deve però muoversi con
cautela perché la vittima era il suo predecessore e sembrano essere coinvolti
uno stimato professore veneziano, sua figlia e addirittura alcuni suoi agenti.
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