Torna Elsa Lohengrin con una nuova avventura romantica della
Saga degli Altavilla!
La Ghirlanda, novella natalizia autoconclusiva, è una
storia d’amore intensa ed emozionante, un romance contemporaneo che include i
trope enemies to lovers, forced proximity, brother’s best friend e
Christmas gift, perfetti per chi ama i romanzi rosa e le feste.
Disponibile in
formato cartaceo ed ebook, su Amazon e per Kindle Unlimited
Quando chiudere una porta ti apre un
mondo
Pochi giorni prima di Natale Rebecca D’Altavilla
scende dal treno in un paesino del sud dell’Inghilterra con un unico desiderio:
godersi le vacanze con la sua famiglia dopo i primi mesi di università lontano
da casa – e possibilmente dimenticare l’esperienza negativa che ha appena
vissuto a Cambridge.
Se non fosse che, nel grande maniero
sulla collina dov’è cresciuta, c’è una persona di troppo: con uno dei suoi
fratelli è infatti arrivato un ragazzo che non ha mai visto prima, il quale non
solo la fissa in modo un po’ troppo sfrontato per i suoi gusti, ma ha
addirittura l’ardire di prenderla in giro.
Proprio l’ultima cosa di cui Rebecca
ha bisogno in quel momento, anche se deve ammettere che il ragazzo ha un certo
fascino…
Chi è lo sconosciuto che ha deciso di
rovinarle le feste? E come può liberarsi di lui al più presto per non
commettere due volte lo stesso errore?
Novella autoconclusiva. Può essere
letta indipendentemente dagli altri libri della Saga degli Altavilla.
Rebecca D’Altavilla rientra nella casa di famiglia, un
antico maniero nelle campagne inglesi, per le festività natalizie. Ha trascorso
il suo primo anno a Cambridge e non vede l’ora di ritrovare l’allegra vivacità
della sua famiglia, ma soprattutto il fratello Sebastiano del cui appoggio ha
bisogno dopo la brutta esperienza vissuta al College. Purtroppo, Sebastiano ha
portato a casa per le vacanze un suo caro amico, Riccardo Benvenuti, che
Rebecca vede subito come un ostacolo fra lei e il suo amato fratello. Inoltre,
il modo in cui Riccardo la guarda non le piace per niente perché le ricorda la
sua recente delusione…
<<In ogni caso Seba mi avrebbe sentita. Eccome.
Cosa diavolo gli veniva in mente di portare a casa i suoi amici per Natale?
Senza nemmeno avvertire, per giunta? Natale era la nostra festa, della nostra
famiglia e basta>>
Rebecca decide, quindi, di far sì che l’intruso lasci la
loro casa in modo da godersi le feste in famiglia.
Allora cos’è quella sensazione di malessere che prova quando
si accorge di aver quasi raggiunto il suo scopo?
Perché sente che il suo comportamento è sbagliato?
Rebecca si renderà conto che è facile perdersi nei profondi
occhi di Riccardo, e che quegli occhi sono velati di malinconia e tristezza-
Dopo aver amato la storia di Killian ne Il cigno, è stato
bello ritornare nella famiglia D’Altavilla e ritrovare personaggi già amati e
scoprirne di nuovi. E’ una storia
autoconclusiva che ci permette di approfondire la conoscenza di alcuni membri
di questa eterogenea e variopinta famiglia.
L’autrice ha creato dei personaggi ben caratterizzati,
ognuno con i propri pregi e i propri difetti, che il lettore ritrova con
piacere come dei vecchi amici con cui fa piacere intrattenersi. La scrittura
lineare e immersiva di @elsalohengrinauthor mi ha trasportata nell’antico
maniero della famiglia di Rebecca, nel salone addobbato con un eterogeneo e
variopinto albero di Natale per poi condurmi davanti alle camere da letto
segnalate con ghirlande di colori doversi. Ed è facile venire accolti da
Ginevra e Rodrigo D’Altavilla come hanno accolto anche Amy e Riccardo sotto la
loro ala protettiva.
<<L’albero D’Altavilla era un’accozzaglia di
colori e stili diversi, così. come noi.>>
Commenti
Posta un commento