La verità ha il sapore del mare di Giuseppe Sorda

TRAMA
Il mare osserva, è testimone silenzioso di gioie e di dolori e, quando meno te lo aspetti, restituisce il pezzo mancante di un puzzle che può rivelare una triste verità. Come il caso di persona scomparsa che segue Nico, introverso e scorbutico giornalista, insieme alla fotografa Teresa. Ma non è solo la risoluzione del caso che li spinge a indagare: lui vuole dimostrare alla sua famiglia di valere qualcosa, lei ha un dolore troppo forte da dover esorcizzare, e forse salvare una vita potrà darle la pace che cerca. Dalla grigia e fredda Benevento ai trabocchi sulle coste molisane, questa strana coppia di detective improvvisati cercherà la verità, quella verità agrodolce, che fa soffrire ma che dà pace all’anima. Come il mare d’inverno.

RECENSIONE

Il desiderio di Nico fin da ragazzino era quello di diventare giornalista, convinto che il compito del giornalista fosse quello di scoprire la verità pura e semplice per metterla al servizio degli altri. Il padre, invece, non aveva compreso le sue motivazioni e aveva cercato di dissuaderlo, prendendo a riferimento l’altro figlio, il gemello di Nico, che più si conformava ai suoi desideri.

<<E pensare che fin da ragazzino ho voluto fate il giornalista! Già mi vedevo inviato in qualche luogo di guerra a stretto contatto con le truppe di liberazione del popolo oppresso di turno... E tutto questo lo avrei fatto per il solo senso di missione che il giornalismo aveva per me: la verità al servizio di tutti, soprattutto dei più deboli e martirizzati>>.

Anziché trovarsi in prima fila come inviato di guerra, Nico si era però scontrato con la dura realtà e aveva trovato lavoro in un’anonima redazione a scrivere articoli da cui non ricavava nessuna soddisfazione personale. Un’occasione di riscatto sembra arrivare quando il suo capo lo invia a intervistare un cuoco di successo e Nico scopre casualmente che una donna è scomparsa in circostanze misteriose. In quell’occasione Nico conosce Teresa, una vivace fotografa, che come lui prende a cuore il caso di Lisa. Teresa è diretta e sincera, riesce a ottenere le confidenze di chiunque incontra e ben presto diventa indispensabile per Nico.

La scrittura ironica e scorrevole di Giuseppe Sorda ci porta in una Benevento fredda e nebbiosa e ci fa appassionare all’indagine condotta da Nico e Teresa, intenzionati a scoprire la verità sulla scomparsa di Lisa soprattutto quando si rendono conto che dietro potrebbe esserci una storia di violenza domestica. La ricerca della verità porterà i due improbabili investigatori da Benevento fino alle coste molisane, al cospetto di quel mare che d’estate ti ruba l’energia e poi te la restituisce tutta d’inverno, quel mare che cela e che restituisce all’improvviso la verità.

E la soluzione del mistero sulla scomparsa di Lisa li porta a scoprire una storia di violenza domestica, di tradimenti e desiderio di riscatto. Ma, soprattutto, li porta a scavare dentro loro stessi consentendo a Nico di comprendere le ragioni del suo rapporto irrisolto col padre e col fratello e a Teresa di esorcizzare un grande dolore.

E chissà che Nico non realizzi lo scoop della sua vita…

<<Alla fine non era la verità quella che stavamo cercando?>>

L’autore ha creato due personaggi autentici ai quali ci si affeziona subito, ed ha saputo intrecciare le loro vicissitudini personali con temi attuali e profondi come i problemi dei giovani con il mondo del lavoro e la violenza sulle donne, senza appesantire ma dando vita a una trama avvincente e originale.

Nico è la voce narrante, è ironico e irriverente, ma anche molto umano nei suoi dubbi e paure e coinvolge il lettore che alla fine non può fare a meno di tifare per lui.

Questa è un'opera prima e spero di leggere altro dell'autore. E, chissà, magari ritrovare Nico e Teresa...



 

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