Il desiderio di Nico fin da ragazzino era quello di
diventare giornalista, convinto che il compito del giornalista fosse quello di
scoprire la verità pura e semplice per metterla al servizio degli altri. Il
padre, invece, non aveva compreso le sue motivazioni e aveva cercato di
dissuaderlo, prendendo a riferimento l’altro figlio, il gemello di Nico, che
più si conformava ai suoi desideri.
<<E pensare che fin da ragazzino ho voluto fate il
giornalista! Già mi vedevo inviato in qualche luogo di guerra a stretto
contatto con le truppe di liberazione del popolo oppresso di turno... E tutto
questo lo avrei fatto per il solo senso di missione che il giornalismo aveva
per me: la verità al servizio di tutti, soprattutto dei più deboli e
martirizzati>>.
Anziché trovarsi in prima fila come inviato di guerra, Nico
si era però scontrato con la dura realtà e aveva trovato lavoro in un’anonima
redazione a scrivere articoli da cui non ricavava nessuna soddisfazione
personale. Un’occasione di riscatto sembra arrivare quando il suo capo lo invia
a intervistare un cuoco di successo e Nico scopre casualmente che una donna è
scomparsa in circostanze misteriose. In quell’occasione Nico conosce Teresa,
una vivace fotografa, che come lui prende a cuore il caso di Lisa. Teresa è
diretta e sincera, riesce a ottenere le confidenze di chiunque incontra e ben
presto diventa indispensabile per Nico.
La scrittura ironica e scorrevole di Giuseppe Sorda ci porta
in una Benevento fredda e nebbiosa e ci fa appassionare all’indagine condotta
da Nico e Teresa, intenzionati a scoprire la verità sulla scomparsa di Lisa soprattutto
quando si rendono conto che dietro potrebbe esserci una storia di violenza
domestica. La ricerca della verità porterà i due improbabili investigatori da
Benevento fino alle coste molisane, al cospetto di quel mare che d’estate ti
ruba l’energia e poi te la restituisce tutta d’inverno, quel mare che cela e
che restituisce all’improvviso la verità.
E la soluzione del mistero sulla scomparsa di Lisa li porta
a scoprire una storia di violenza domestica, di tradimenti e desiderio di
riscatto. Ma, soprattutto, li porta a scavare dentro loro stessi consentendo a
Nico di comprendere le ragioni del suo rapporto irrisolto col padre e col
fratello e a Teresa di esorcizzare un grande dolore.
E chissà che Nico non realizzi lo scoop della sua vita…
<<Alla fine non era la verità quella che stavamo cercando?>>
L’autore ha creato due personaggi autentici ai quali ci si affeziona subito, ed ha saputo intrecciare le loro vicissitudini personali con temi attuali e profondi come i problemi dei giovani con il mondo del lavoro e la violenza sulle donne, senza appesantire ma dando vita a una trama avvincente e originale.
Nico è la voce narrante, è ironico e irriverente, ma anche
molto umano nei suoi dubbi e paure e coinvolge il lettore che alla fine non può
fare a meno di tifare per lui.
Questa è un'opera prima e spero di leggere altro dell'autore. E, chissà, magari ritrovare Nico e Teresa...
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