Un nuovo caso per la
detective Kim Stone.
Quando la detective Kim
Stone viene chiamata a casa di Samantha Brown, trova la giovane donna distesa
sul letto con la gola tagliata e un coltello in mano. Senza segni di effrazione
o lotta, Kim classifica la sua morte come un tragico suicidio. Ma una visita ai
genitori di Samantha fa scattare in Kim dei segnali d’allarme: è sicura che non
le stiano dicendo tutta la verità. Grazie a un dettaglio nascosto in una
fotografia, la detective si rende conto di aver commesso un gigantesco errore.
Samantha non si è tolta la vita, è stata assassinata. Quando in un lago della
zona viene trovato il corpo di un giovane, anche lui con la gola tagliata, Kim
capisce che c’è un collegamento tra questa nuova vittima e Samantha. In comune
hanno un soggiorno a Unity Farm, un ritiro per persone che vogliono abbracciare
uno stile di vita alternativo. Sotto la facciata accogliente del luogo, la
detective e la sua squadra scoprono una comunità sinistra che si nutre delle
vulnerabilità emotive dei suoi adepti.
Kim sa che mandare uno dei suoi agenti sotto
copertura alla Unity Farm è rischioso, ma sa anche che è l’unica possibilità
per catturare l’assassino prima che un’altra vita venga spezzata...
Una comunità apparentemente pacifica dentro cui si
annidano il male e un assassino.
RECENSIONE
<<Sul serio pensi sia un omicidio Stone?>>
Lei ignorò il tono della sua voce, da cui era chiaro che riteneva debole la sua teoria.
<<Lo pensiamo in due, Keats>> Rispose per sganciarlo da quell'idea. Era felice che Woody avesse avviato subito la procedura per far sì che il coroner riclassificasse la morte di Samantha, che doveva essere iniziata con una rtelefonata di cortesia a Keats.
Il libro fa parte della serie di
indagini con protagonista Kim Stone e, anche se i libri precedenti sarebbero
sicuramente utili per comprendere l’evoluzione dei personaggi, non ho avuto
difficoltà a immergermi nella
storia e ad apprezzarne lo stile.
Kim Stone e il collega Bryant
vengono convocati a casa di Samantha Brown per constatare quello che sembra,
senza ombra di dubbio, un caso di suicidio. Tuttavia, qualcosa continua a non
convincere Kim e, infatti, alcuni particolari sulla scena del ritrovamento e
l’atteggiamento dei genitori di Sammy, la portano a catalogare il caso come
omicidio. Pochi giorni dopo, un nuovo caso di omicidio con le stesse modalità,
porterà la detective Kim Stone sulle tracce di Unity Farm, una setta molto
attiva e pericolosa.
<<Che cos’è?>>
Chiese ancora, seguendo con lo sguardo la piccola vallata.
<<Un rifugio>>
spiegò lei in poche parole. <<E ti accoglieranno a braccia
aperte>>.
La setta appare come un’entità
protettiva verso i suoi seguaci ed è del tutto sconosciuto al mondo esterno ciò
che avviene al suo interno. Per evitare ulteriori morti Kim decide di
infiltrare una sua agente, nonostante la pericolosità di questa decisione. La
setta, infatti, sfrutta la fragilità emotiva delle persone e chissà che la
giovane Tiffany non abbia lei stessa un punto debole su cui far leva…
Fondamentale per le indagini sarà
l’incontro con un personaggio chiave, Kane, un misterioso uomo vestito di nero
che era stato visto aggirarsi intorno all’abitazione di Samantha Brown.
L’indagine si svolge con ritmo
serrato ed è condotta con partecipazione e meticolosità dalla squadra.
L’autrice ha scelto di scrivere una storia che avesse come tema centrale quello
delle sette e ha voluto esplorare i meccanismi psicologici subdoli da queste
utilizzati per attirare adepti. E non si può non apprezzare il fatto che si sia
ampiamente documentata al riguardo.
Mi è piaciuta molto l’indagine
psicologica dei personaggi e il concatenarsi delle loro storie.
I capitoli sono brevi e
incalzanti e mi hanno tenuto incollata alle pagine grazie anche allo stile
scorrevole dell’autrice. Ho molto apprezzato il personaggio di Kim Stone e mi è
venuta voglia di recuperare i titoli precedenti per approfondirne la
conoscenza.
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