La luce soffusa del crepuscolo di Maria Luisa Duma

TRAMA

Il passato la perseguita, il presente è sfuggente e, a tratti, incomprensibile.
Ma le risposte che cerca sono più vicine di quanto immagina.
Vicine come i passi che la seguono per strada.
Vicine come le voci nella sua testa che le ripetono di andare via.

Irene è in fuga da casa. Ha litigato con il marito Davide e ha bisogno di restare da sola. Ma, quando la sorella Emma le comunica che la madre Rosaria ha avuto un malore, senza pensarci, si mette in viaggio insieme a lei, malgrado non sia in buoni rapporti con la mamma da più di un anno.
La menzogna che la donna ha raccontato è troppo grande.
Le due sorelle, con l'animo carico di incertezze, raggiungono Alberobello.
E lì, tra gli sguardi accusatori degli abitanti e il susseguirsi dei giorni in apparenza tutti uguali, tra strani incubi e immagini sfocate, Irene si rende conto che neppure l'accoglienza degli amati trulli può aiutarla a cancellare il suo passato, né l'oscurità che le attanaglia il cuore.
Tutti sembrano tramare alle sue spalle.
Voci lontane, passi troppo vicini.
Ogni cosa le provoca un senso di oppressione.
Quando i ricordi riaffioreranno e una rinnovata realtà la circonderà con tutta la sua durezza, dovrà restare in piedi, nonostante tutto sembri trascinarla nel buio più profondo.

Perché la vita è come un fiume che può travolgerti da un momento all'altro, se non sei in grado di trovare un appiglio a cui aggrapparti con tutte le tue forze.

RECENSIONE

Irene ed Emma avevano vissuto la oro infanzia ad Alberobello, poi Irene, la maggiore delle sorelle,  aveva sposato Davide e si era trasferita a Taranto. Emma l’aveva seguita poco dopo, quando aveva iniziato a lavorare anche lei nella concessionaria di automobili di Davide.

<<…Emma occupava un modestissimo monolocale, trovato, con ironica fortuna, proprio sulla stessa strada, ma sul lato opposto. Sorte beffarda perché lì la luce filtrava di rado. Ma, lei, il sole lo aveva dentro. Vedeva il lato positivo in ogni cosa. Forse anche per merito delle numerose letture. I libri erano la sua passione, “la fonte della sua saggezza” come amava ripeterle sempre sua madre>>

Quella mattina Irene, dopo aver lasciato Davide a causa dell’ennesimo litigio, decide di seguire Emma che stava correndo dalla madre perché una vicina di casa l’aveva avvisata di un malore della donna. In realtà era da più di un anno che Irene aveva interrotto i rapporti con la madre, dopo aver scoperto il terribile segreto che la donna le aveva nascosto per anni. Dal momento della rivelazione, Irene, di carattere meno forte della sorella, non era stata più la stessa.

La decisione di seguire Emma ad Alberobello, quindi, forse era stata dettata più che dal desiderio di accertarsi della salute della madre, dalla voglia di ritrovare i suoi amati trulli, e forse anche la voglia di ricominciare daccapo.

<<Quel luogo stava suscitando qualcosa in lei che non riusciva a decifrare. Forse l’aura dei ricordi iniziava a riaffacciarsi, tentando di insinuarsi attraverso quel muro di indifferenza>>.

Ma è stata davvero una buona idea fare quel viaggio?

Irene inizia a chiederselo quando le sembra di vedere la madre e la sorella che confabulano tra di loro o quando sente gli sguardi accusatori dei vicini su di lei. E cosa dire di quelle voci ovattate che le rimbombano in testa? E quando sente strane presenze durante la notte nella sua stanza?

Irene inizia a pensare che ritornare nel suo amato trullo non sia stata affatto una buona idea.

Ma forse per rinascere bisogna prima morire. Per rinascere bisogna fare i conti con il passato e chiudere definitivamente con esso.

Il romanzo diventa un viaggio introspettivo che porta il lettore nel buio che avvolge il cuore e la mente di Irene, la quale si trova ad affrontare una grande prova e a mettere in discussione i legami familiari.

 L’autrice descrive molto bene i luoghi e i paesaggi, riesce a farne percepire i suoni e gli odori facendo immergere totalmente il lettore nella storia. Per questo non si potrà non rimanere senza parole quando la verità sarà svelata e la cortina che l’aveva avvolta finalmente si solleverà.

Il libro mi è piaciuto molto non solo per la magnifica descrizione dei luoghi ma anche per la capacità dell’autrice di affrontare con delicatezza temi non facili, legati alla complessità dei rapporti familiari e alla fragilità della mente umana. Ho apprezzato la sua capacità di creare personaggi vividi e reali, con la loro forza e le loro debolezze. Non posso dire altro perché rischierei di fare spoiler, ma il mio consiglio è di leggerlo.

 

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