L'ultima canzone all'Eden di Maria Luisa Minarelli, pubblicato da Indomitus Publishing

TRAMA

Torna il maresciallo Righi a indagare su un crimine quasi perfetto nella Bologna degli anni Trenta in un avvincente giallo storico di Maria Luisa Minarelli

Bologna, maggio 1938. Ottavia De Angelis, cantante e diva del palcoscenico, è bella, generosa e innamorata, eppure c’è chi la odia. Tocca al maresciallo Vittorio Righi cercare di far luce sulla sua sorte. Nei giorni della visita di Hitler in Italia comincia l’indagine più difficile che abbia mai affrontato, condotta negli ambienti dell’alta società bolognese resi intoccabili dalla protezione delle autorità.
Vittorio si aggira tra palazzi, teatri, grandi alberghi, locali eleganti, sedi del Fascio e quartieri popolari dove le informazioni gli arrivano contraddittorie e centellinate. Quasi dispera di capirci qualcosa quando il caso prende una svolta imprevedibile grazie a un viaggio a Roma dell’amico Jacopo Grimani, sempre al suo fianco. E la sorte di Ottavia di colpo si intreccia con l’alta politica fino a svelare la verità. Verità, ma non giustizia, perché Righi sembra avere fra le mani il crimine perfetto, compiuto senza lasciare tracce.
Tra colpi di scena in grado di sconvolgere gli equilibri e trovate geniali, riuscirà il maresciallo dei Reali Carabinieri ad averla vinta?


RECENSIONE

<<Che brutto mondo! Il regime aveva incoraggiato la meschinità della gente. L’unica strada percorribile per non vergognarsi di sé stesi era quella scelta dall’amico Vittorio: fare giustizia nei limiti del consentito>>.

Terzo volume della serie dedicata al maresciallo dei Reali Carabinieri Vittorio Righi, ritroviamo l’inconfondibile stile dell’autrice, elegante e curato, e l’attenta ricostruzione storica che rende questo giallo ancora più avvincente.

Siamo nel maggio 1938, nei giorni in cui l’Italia e il Duce sono in fibrillazione per la visita di Hitler nel nostro Paese, mentre venti di guerra soffiano sempre più forti su tutta l’Europa. Il maresciallo Righi si troverà ad affrontare un caso complesso perché tocca personaggi molto vicini al Regime.

La vicenda questa volta si svolge nel mondo dell’industria in quanto Bologna, oltre che nota per la cultura, è stata fin dai primi del Novecento uno dei poli industriali più fiorenti d’Italia.

 Come negli altri volumi, i personaggi storici sono reali mentre i protagonisti del romanzo sono di fantasia, in modo da costruire una vicenda quanto più possibile verosimile per raccontare <<storie che non sono state ma che avrebbero potuto essere>> come ama dire l’autrice.

Il 3 maggio del 1938 era prevista, alla stazione di Bologna, una breve sosta di Hitler e della sua delegazione. Ad omaggiarlo, la banda, la folla assiepata e una rappresentanza dei Carabinieri in alta uniforme, tra cui il Maresciallo Righi. E Jacopo Grimani, il professore veneziano amico di Righi.

Un alto militare e due persone in borghese scesero dal treno prima che ripartisse per Roma e furono ricevuti da <<un uomo elegantissimo dai capelli brizzolati e una signora elegante dall’aria raffinata avvolta in una stola di volpe>>, ossia Guglielmo Zangrandi, titolare delle Officine Zangrandi e Ottavia De Angelis, nota cantante e sua fidanzata.

Zangrandi si avvia a stringere accordi con i tedeschi per forniture belliche, accompagnato dalla bella e intelligente fidanzata, mentre tra i suoi familiari fremono complotti e segreti.  Nonostante la differenza di età, sono una coppia innamorata. Zangrandi ha grande stima della fidanzata, che a sua volta lo ripaga con una profonda devozione.

La sera della sua ultima esibizione al Teatro Eden, tra la costernazione generale, Ottavia si accascia sul palcoscenico priva di vita. Quella che era sembrata una morte naturale, si rivelerà, grazie all’intuito del Maresciallo Righi, un omicidio.

Ottavia era amata e ammirata da tutti, chi poteva volere la sua morte?

Vittorio Righi, appoggiato come sempre dalla moglie Anita e dal fidato amico Jacopo, comprende che questa volta probabilmente la ricerca della verità potrebbe non coincidere con il trionfo della giustizia. E, anche perché, le indagini portano alla rete segreta di spie del Vaticano organizzata per relazionare a Papa Ratti sulla situazione nell’Europa dell’Est. Ed è molto interessante l’analisi fata dall’autrice sulla figura e sul ruolo di Papa Pio XI, tenace antifascista.

Tra palazzi del potere, dimore aristocratiche, teatri e quartieri popolari, tra Roma e Bologna. l'autrice conduce come sempre i suoi lettori in un’indagine che appassiona e che è resa ancora più stimolante dal contesto storico, ricostruito con passione e impegno.

 



 

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