Le ombre di Maplewood di Laura laurenti

TRAMA

Quando Hazel Harrison, esperta di arte orientale, arriva a Maplewood per valutare un manufatto, si trova subito disorientata dalla tranquillità opprimente del villaggio, così diversa dalla frenesia della metropoli a cui è abituata.
La morte dell’antiquario che l’aveva convocata in paese, un vaso scomparso, un ritaglio di giornale e frammenti di ricordi dimenticati costringono Hazel a fare i conti con un passato oscuro che credeva sepolto. Mentre cerca di districarsi tra verità distorte e menzogne, dovrà affrontare un gioco pericoloso, dove ogni passo la avvicina a un'inaspettata e dolorosa rivelazione.

RECENSIONE

Review party organizzato da @a.book.with.tea

<<Il silenzio che mi circonda è quasi palpabile; niente schiamazzi, nessuno degli annunci che si sentono in città, solo il fruscio dei miei passi sul pavimento lucido>>:

Hazel Harrison, esperta di arte orientale, viene inviata dalla compagnia di assicurazioni per cui lavora a valutare un antico manufatto nella cittadina di Maplewood. Hazel viene subito colpita dal silenzio e dalla quiete che regnano nel luogo, così diversi dai rumori e dalla frenesia della città. Tuttavia, è un silenzio opprimente e innaturale che la inquieta molto.

Hazel si sente osservata da occhi celati nell’oscurità, mentre gli abitanti del luogo la evitano in quanto forastiera.

Hazel racconta in prima persona e si percepisce bene il senso di inquietudine che la accompagna e che affonda le radici nel passato. La donna, infatti, non ha famiglia e, comunque, non ne ha ricordo, vive una storia tormentata con un uomo sposato, William, che in realtà ha appena lasciato su suggerimento di Juliet, la sua unica amica. In realtà, anche il rapporto con Juliet negli ultimi tempi si è fatto complicato per via degli atteggiamenti al limite dell’ossessione di Juliet stessa.

Intanto, la morte dell’antiquario di cui doveva valutare il manufatto prolunga il soggiorno  di Hazel a Maplewood e il ritrovamento di alcuni messaggi anonimi a lei indirizzati le fanno percepire un pericolo sempre più vicino.

L’oscurità avvolge tutto a Maplewood e non restano che ombre tremolanti e confuse, ombre che avvolgono ogni cosa, anche l’anima e un passato che inizia, forse, a riemergere.

<<Si sta facendo buio quando arrivo in paese. Scendo e mi incammino verso il cottage, ma già quando percorro il vialetto lungo il ruscello, vedo che c’è qualcosa che non va: le luci del piano di sotto e della camera da letto sono accese>>.

Il viaggio di Hazel a Maplewood sarà anche un viaggio verso la consapevolezza di sé stessa?

Oppure, quelle ombre alla fine la avvolgeranno completamente?

Perché, noi in realtà non lo sappiamo chi è davvero Hazel…

L’atmosfera cupa e fredda del libro è davvero adatta a questo periodo, inoltre la scrittura dell’autrice è incisiva e diretta, e in un crescendo di tensione ci porta, con il cuore in gola, a un finale che chiude il cerchio.

 

 

 

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